Figurazione su motivo angelico
Acquerello
Tre macchie di colore sono sufficienti per impostare una figurazione religiosa.
L'accordo cromatico di blu, bruno e vermiglione chiaro, mostra la distanza che
lo separa dai tradizionali abbinamenti di colore, rivelando la natura di un
artista inevitabilmente antiaccademico.
Ricorda, per la sequenza cromatica, lo "Studio per la Belle Henriette",
ma se Henriette pertiene la sfera pagana del pittore, questa figurazione
indica, nella sua purezza coloristica e formale, il valore che la eleva all'idealizzazione
spirituale.
Gli spazi costruttivi del centro del motivo si ottengono dal fondo lasciato
libero dai colori formanti, sui quali insistono gli occhi dolci e struggenti:
è un essere incorporeo, asessuato, che gode della stessa temporanea inconsistenza
di un'apparizione e, come tale, mentre si manifesta ai nostri occhi sembra già
scomparire.
Testo critico tratto da "Cento Opere su Carta"
(Paolo Sirena e Flaminia Fanari)