White & Black China


White & Black China

Disegni Orientali

... così da lui chiamati, il suo hommage con la china alla C(h)ina, al Giappone. Ce li presenta lo stesso autore, con la perizia dell'orafo e del crisostomo, con la parola avvolgente come i fili preziosi delle sue linee.
C'è nella sua opera, come nel suo eloquio, una componente autonimica ormai nota a tutti quelli che lo conoscono, che è autoricerca, autocoscienza, astrazione di sè nell'arte, identificazione di sè in essa e insieme astrazione dall'oggetto medesimo della sua pittura. Una sorta di operazione ontologica per cui l'artista recupera la propria visione dell'arte dall'arte stessa.
Esprimendo un concetto che meglio chiarisce l'ontologismo intellettuale di Nino Cannella, la poesia esiste nonostante il poeta. L'arte ha una sua realtà indipendente. Per assurdo. L'artista in fondo, è solo colui che trova l'arte, e nell'arte trova se stesso. In sostanza, per Cannella, prima res è l'arte; per prima c'è la "cosa" dell'arte, l'opera d'arte; poi l'artista che da essa prorompe, ma che le da l'impronta.

E. Cadoni

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Tav 9 (2007)

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Tav 10 (2007)

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Tav 11 (2006)

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Tav 12 (2006)

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Tav 13 (2006)

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Tav 14 (2006)

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Tav 15 (2005)

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Tav 16 (2006)

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Tav 17 (2006)

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Tav 18 (2006)

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Tav 19 (2005)

 

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Tav 20 (2006)

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Tav 21 (2006)

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Tav 22 (2006)

 
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